La struttura dell’Ecomuseo delle Acque opera al servizio di Enti pubblici e privati che fanno capo all’ambito territoriale amministrato dalle Comunità di Artegna, Buja, Gemona del Friuli, Majano, Montenars e Osoppo. L’ente gestore e di coordinamento dell’Ecomuseo è l’Associazione CEA Mulino Cocconi ODV. Il personale, per la gran parte volontario, è seguito da un Direttivo, indirizzato da un Comitato Tecnico Scientifico e valutato dalla Consulta degli Enti locali.
Sovrintende all’attività dei vari servizi e al buon andamento economico dell’Associazione, attua le finalità statutarie confrontandosi con l’Amministrazione regionale e gli Enti locali di riferimento e con il Comitato Tecnico Scientifico. I membri del direttivo vengono nominati dall’Assemblea dei soci del CEA Mulino Cocconi ODV e non percepiscono alcun compenso salvo il rimborso spese effettivamente sostenute per l’attività svolta per l’Ecomuseo.
È un tavolo di lavoro al quale siedono con pari dignità tutti gli Enti locali e comprensoriali che hanno aderito al progetto ecomuseale. È un organo di confronto e valutazione sulle attività da promuovere e svolte dall’Ecomuseo. Propone iniziative e definisce le priorità di intervento sulla base delle risorse disponibili. I componenti della Consulta sono assessori o consiglieri delegati dagli Enti locali interessati e non percepiscono né compensi né possono richiedere rimborsi spese salvo diversa disposizione dell’Assemblea dei soci del CEA Mulino Cocconi ODV.
Formato da professionisti esterni di qualificata valenza tecnico scientifica lavora a stretto contatto con il Direttivo e la Consulta degli Enti locali. È organo di indirizzo scientifico dell’attività ecomuseale e né valuta le proposte operative. I membri del CTS non percepiscono alcun compenso salvo il rimborso spese effettivamente sostenute per l’attività svolta per l’Ecomuseo.
Gestisce il centro di documentazione garantendo l’apertura della biblioteca e l’archiviazione dei materiali. Si occupa di ricerca e documentazione. Coordina le campagne di inventariazione partecipata. Mantiene i contatti con il mondo accademico e con istituti di ricerca e catalogazione.
Gestisce la collezione ecomuseale occupandosi di allestimenti e manutenzioni e garantendo l’apertura delle sedi espositive. Si occupa di progetti per il recupero e la cura di luoghi e saperi. Coordina l’attività dei volontari organizzando corsi, cantieri e laboratori.
Gestisce i rapporti con le scuole. Sviluppa programmi formativi e progetti educativi, realizza prodotti didattici e campagne di sensibilizzazione al patrimonio culturale. Coordina l’attività degli educatori e le prenotazioni delle visite didattiche.
Gestisce i rapporti con il pubblico. Si occupa di comunicazione e divulgazione. Elabora e realizza prodotti editoriali, promuove concorsi, mostre, eventi. Coordina l’attività dei media (giornalisti, blogger e videomaker) e delle guide.
Gestisce il patrimonio dell’ecomuseo. Si occupa dell’amministrazione contabile, fiscale e gestionale dell’attività ecomuseale curando la raccolta di fondi e contributi. Mantiene i contatti con enti, istituzioni e privati che finanziano l’attività e i progetti dell’ecomuseo.
La Legge 124 del 4 agosto 2017, art. 1, commi 125-129 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto alcuni obblighi di pubblicità e trasparenza anche per gli enti del Terzo Settore che intrattengono rapporti economici con le Pubbliche Amministrazioni, con altri soggetti pubblici o con i soggetti di cui all’art. 2 bis del Decreto Legislativo 33/2013.
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