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Ricerca e formazione

Cence confins/Senza confini

Cence Confins / Senza Confini è un contenitore di iniziative sparse sul territorio con l’obiettivo di far conoscere i luoghi più significativi del Gemonese attraverso il cibo. I Comuni che hanno aderito al progetto dell’Ecomuseo verranno coinvolti nella valorizzazione delle peculiarità storico etnografiche legate alla gastronomia, facendo leva sulle contaminazioni e il trasferimento delle capacità artigiane che le comunità locali hanno saputo imprimere e cogliere durante gli spostamenti tra i confini.

Per ogni comune coinvolto è stato individuato un filone storico-etnografico e anche scientifico da approfondire e rendere fruibile al grane pubblico.
Artegna conserva un ricco patrimonio culturale legato alla tradizione dei norcini che Oltralpe hanno portato il loro sapere e favorito la nascita di importanti industrie salumiere.
Gemona del Friuli dove la tradizione dei formaggi è tuttora un’eccellenza. Il modello turnario di lavorazione del latte, tanto radicato in Friuli nello scorso secolo, grazie alla maestria dei casari ha valicato i confini per approdare a Tolmino (Slovenia) dove ancora oggi gli eredi di quella contaminazione lavorano il latte con le stesse modalità di cooperazione.
A Buja e Majano il duro lavoro dei fornaciai che emigravano stagionalmente nelle fornaci bavaresi ha riportato in Friuli la tradizione del pane speziato per festeggiare Pasqua e Natale. Il Pan di sorc, oggi è prodotto agroalimentare tradizionale della Regione FVG e Presìdio Slow Food.
A Osoppo la rinata coltivazione dell’ulivo ha ridato al paesaggio qui connotati che probabilmente aveva in antichità quando i “fitti” si pagavano anche con l’olio.
Che dire poi delle capacità tutte particolari della comunità di Montenars che per secoli ha trovato sostentamento dalla puntuale conoscenza delle migrazioni degli uccelli. I roccoli, patrimonio riconosciuto di valenza regionale sono la testimonianza viva della pratica, oggi abbandonata, dell’aucupio.

Partendo dalle ricerche storiche disponibili realizzate da giovani ricercatori saranno prodotti dei materiali di sintesi per far conoscere queste peculiarità (allestimento di mostre, stampa di pubblicazioni) e divulgarle al grande pubblico (serate informative e degustazione dei cibi di confine).

Il progetto ecomuseale “Cence confins/Senza confini” gode del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia per la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio immateriale storico ed etnografico della regione e delle aree contermini (L.R. 16/2014 art. 27 quater – Bando 2021)