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Artegna | Monte Faeit

Artegna Monte Faeit

 

Il Faeit, conosciuto anche come la “Mont di Dartigne”, è una delle primissime alture delle Prealpi Giulie ad affacciarsi sulla pianura. Si eleva a un’altitudine di poco superiore ai 700 m e costituisce una balconata naturale sull’Anfiteatro morenico e il Campo di Osoppo-Gemona che si estende ai suoi piedi.

Per imboccare il sentiero ad anello che percorre l’altura, si parte da piazza Marnico ad Artegna per seguire lungo via Monte i segnali stradali che indicano il punto di partenza. Per i primi 200 m, conducendo dalla strada asfaltata al corso del Rio Clama, il tracciato è affiancato dai muri a secco ripristinati con i Cantieri del paesaggio promossi da Ecomuseo e Comune. Oltrepassato il torrente all’altezza del “Lavio di Mont”, costruito all’inizio del Novecento, si affronta la leggera salita alla base del versante occidentale del Faeit.

Il tracciato, lastricato, dopo l’ampia curva iniziale procede con sempre maggiore pendenza sino a raggiungere la pista forestale proveniente da Magnano in Riviera. Proseguendo nel cammino si raggiunge un primo punto panoramico, segnalato da un cartello. Qui lo sguardo si allarga sulla piana, delimitata a ovest dalle Prealpi Carniche e a sud dall’Anfiteatro morenico. Ai piedi del versante si riconoscono la Chiesa di Santo Stefano e il Colle di San Martino.

L’itinerario prosegue nel fitto del bosco. La vegetazione mantiene caratteristiche omogenee per tutto il versante occidentale e meridionale del monte, costituito da bancate di calcarenite alternate a livelli più sottili di marne, arenarie e argille. Queste pendici sono ricoperte da piante di castagno, acero montano e frassino maggiore. Si giunge così in prossimità della cima. Per tornare a valle va percorsa la pista forestale diretta al Campeon. Dove la strada si biforca si stacca anche il sentiero che attraversa la lunga discesa verso Artegna.

Poco prima del ponte sull’Orvenco, un sentiero a destra consente di risalire comodamente il torrente per circa 700 m. Superata una breve rapida che scorre su strati rocciosi disposti a gradinata e oltrepassato il Rio Confine, il tracciato si interrompe alla base di una parete rocciosa da cui il corso d’acqua scende con fragore formando la splendida cascata del Tulìn, che si tuffa in un’ampia pozza d’acqua cristallina tra grandi massi ricoperti di muschio.

Dal ponte il tracciato risale nuovamente il fianco del Faeit, inoltrandosi nel bosco fino a raggiungere la strada asfaltata che va percorsa per un breve tratto. Imboccata la pista forestale che conduce a Magnano, si prende a destra il viottolo che scende rapidamente a una selletta dove si incrocia nuovamente la strada asfaltata. Si procede a sinistra in direzione di Borgo Monte per poi prendere ancora a sinistra il sentiero che costeggia il Rio Clama e in breve riconduce al punto di partenza.

per approfondire:
– pagina dedicata al Cantieri del paesaggio
– pagina dedicata al Lavio di mont
– pagina dedicata al Torrente Orvenco

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