Il pendio meridionale del colle del Castello a Gemona è caratterizzato da una serie di antichi terrazzamenti usati per coltivare, a ridosso del borgo di via Altaneto citato in un documento del Duecento. L’abitato prende il nome dal friulano altanes con cui vengono indicati i ripiani (Andrea Pirona nel suo vocabolario definisce altana un “terreno a solatìo negli orti a scaglioni”). L’area, probabilmente collegata alla proprietà del Castello, era compresa nella prima cinta muraria. La configurazione del terreno a terrazze per mano dell’uomo ha consentito di adattare il pendio seguendo le curve di livello con opere in muratura a secco e riporti di terreno, la striscia coltivabile dipendeva dall’acclività originaria del versante e dall’altezza dei muri di contenimento.