La chiesetta votiva, citata in vari documenti del Duecento e dedicata inizialmente a San Silvestro, sorge isolata sul colle di San Rocco in prossimità del Tagliamento. In origine era annessa a un romitorio, di cui restano le tracce. L’attuale costruzione, in pezzame di pietra e ciottoli, è il risultato di una serie di rimaneggiamenti e restauri intervenuti nei secoli. Sulla facciata si aprono una porta architravata sormontata da una lunetta cieca, due finestre rettangolari ai lati e un oculo centrale sopra l’ingresso; dal colmo del tetto si eleva un’armatura in ferro battuto che sostiene la campana. La copertura è a due falde a cui si aggiunge quella del presbiterio, con struttura portante a volte. L’aula è rettangolare con il presbiterio rialzato. All’interno, su pareti, soffitto e arco trionfale a sesto acuto sono visibili le decorazioni ad affresco dei pittori osovani Silvestro e Domenico Fabris, padre e figlio, risalenti agli anni 1845-47.