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Luoghi della memoria

Gemona | Mulino Cocconi

 

Il Mulino Cocconi, situato al centro del nucleo abitato di Borgo Molino ad Ospedaletto di Gemona, ha origini antichissime, anche se l’attuale struttura risale all’inizio dell’Ottocento (sulla chiave di volta del portale di pietra compare la data 1806, unitamente alle iniziali B.C.). Già nel 1431 operava in questa stessa località un “molino con sega” di proprietà di Martino De Brugnis (se ne contavano altri sette nella zona, oltre a un battirame e a un battiferro, alimentati da una roggia alimentata dal Tagliamento).

Documenti d’archivio attestano che fin dall’inizio del XIX secolo la famiglia Cocconi ne divenne proprietaria. Lo stile architettonico dell’edificio, che ospitava al piano terra il mulino e al primo piano l’alloggio del mugnaio, è semplice e austero, ma da alcuni particolari degli elementi lapidei riquadranti le finestre del piano superiore si può dedurre che la costruzione apparteneva ad una famiglia benestante. Sull’altro lato della roggia che affianca il mulino (era detta Plovia, cioè pubblica, e risale al XIII secolo) vi erano altre costruzioni e un cortile che anticamente comprendevano un alloggio e una segheria. I due opifici erano collegati da un ponticello, tuttora esistente, anche se modificato nelle strutture e nei materiali.

L’attuale edificio si distribuisce su due piani. Il piano terra ospita l’antica sala di macinazione, ora sede del Museo dell’arte molitoria. All’interno sono stati ricollocati nella posizione originaria, dopo essere stati restaurati, tutti gli strumenti e gli ingranaggi che consentivano al mulino di funzionare. Delle originali tre macine in pietra ne rimane una sola (in attività fino al 1973), assieme ad un mulino a cilindri in ghisa della fine dell’Ottocento. Vi viene conservato un interessante campionario di oggetti e reperti utilizzati un tempo nell’industria molitoria. Il Mulino Cocconi è l’unico mulino ad acqua recuperato a Gemona dopo il terremoto, gli altri opifici posti lungo la Roggia Plovia sono andati distrutti.