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Conservazione del paesaggio

Cantieri del paesaggio

A molti tratti del paesaggio del Gemonese, di pianura e in corrispondenza dei primi rilievi prealpini, è possibile associare gli aggettivi “murato” e “terrazzato”, a dimostrazione del forte rapporto intrattenuto dalle comunità locali con un contesto geografico non sempre facile da fruire e gestire. Adattare e rendere coltivabili i pendii, ridurre l’erosione, confinare le proprietà, riparare le colture dal vento: questo e altro poteva essere ottenuto erigendo strutture murarie spesso realizzate a secco, senza l’ausilio di leganti, che col tempo si sono dimostrate elementi di evidente valore storico e paesaggistico. Per non perdere questo patrimonio e ridare senso alla cultura degli “artigiani della pietra” da alcuni anni l’ecomuseo organizza e sostiene i “cantieri del paesaggio” per sistemare muri precari ma anche per educare giovani artigiani all’arte della costruzione in pietra a secco.

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