Per gli appassionati di escursioni, una meta da non perdere nel Gemonese è sella Sant’Agnese, che separa il monte Cumieli dal monte Chiampon. La si può raggiungere da diverse mulattiere e strade sterrate provenienti da Ospedaletto, Gemona e Venzone.
Una volta arrivati si rimane ipnotizzati dal suggestivo ventaglio del monte Deneâl. Si tratta di una vera e propria sezione geologica: una piega anticlinale frutto del fenomeno del sollevamento tettonico di stratificazioni rocciose, perfettamente distinguibili, che risalgono a un’età compresa tra 200 e 70 milioni di anni fa. Le rocce più antiche si collocano alla base del versante meridionale (a destra dell’osservatore) e appartengono al Norico; le più recenti, del Cretacico superiore, sono visibili ai piedi del versante opposto.
Sulla sella è presente anche la chiesetta di Sant’Agnese. Edificata lungo un antico tracciato preromano, risale probabilmente al XII-XIII secolo. Ad essa, all’inizio, era annesso un romitorio di monache benedettine o cistercensi, poi agostiniane, presto abbandonato perché troppo isolato. Andata distrutta nel 1976, è stata interamente ricostruita con rigore filologico tra il 1983 e il 1984. La struttura muraria è in pietre squadrate. Sull’architrave del portale di ingresso è scolpita una croce clipeata duecentesca.
Prima dell’arrivo alla sella o al ritorno in direzione di Gemona, si incontra il “Clap da l’Agnel”, un grande masso isolato che si erge come una sentinella lungo il percorso. Non costituisce un elemento di frana: si tratta di uno sperone roccioso, risultato di un lento processo erosivo guidato da una piccola faglia verticale. Il “Clap” è costituito da Dolomia Principale di età norica, una delle rocce più antiche della zona risalendo a oltre 200 milioni di anni fa.
per approfondire:
– pagina dedicata al Ventaglio del monte Deneâl
– pagina dedicata al Clap da l’Agnel
– pagina dedicata alla Chiesetta di SantAgnese